giovedì 7 gennaio 2010

Anno nuovo???

I miei migliori auguri di un sereno, onesto, sincero, e felice 2010 a quei pochi che incappano qui dentro.
Il motto del primo post dell'anno sembra essere "Anno nuovo, vita UGUALE!".
La mia attenzione post-festività, è stata catturata da una interessante notizia del Tg1, che ricordiamo per la sua pacatezza e tatto nel ringraziare i telespettatori per gli ascolti fatti "grazie" ai terremotati dell'Abruzzo. Solo al pensiero, la mia bocca si spalanca nuovamente.
Ma oggi, il Tg della rete uno (che ricordiamo, chiede un canone per poter esser seguita), si è superato!
Il mezzobusto che vive sulla scrivania, ha annunciato che il Premier, si è mostrato PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO SENZA CEROTTI.
Adesso, parliamoci chiaro, sono l'unico a pensare che, certe notizie rubino nettamente spazio, a notizie di gran lunga superiori? Spero vivamente di no.
Perchè non parlare di come una banda di sedicenni ha tentato di bruciare un clochard a Venezia?
Della malasanità che ogni giorno, affligge centinaia di innocenti?
Forse sono notizie troppo ristrette, o troppo routinarie per avere un minimo di risonanza.
Perchè non parlare di come, atti dalla prepotenza a dir poco evidente, ci accompagnino nell'arco delle 24h giornaliere, e spesso, fin dentro casa?
Non è un attacco diretto al Tg1 (che nessuno si senta preso di mira). Il mio è solo un tipico esempio di come, la libertà di stampa sia solo una pura e semplice utopia.
Non mi stupirei se domani, ascoltassi che è stato ritrovato un cucciolo di drago nelle montagne, invece che di ascoltare che le forze dell'ordine, hanno sventato un attentato kamikaze nel mio paese.
Dite che sto esagerando?....Ma perchè, loro scherzano?

giovedì 24 dicembre 2009

Dear Santa

Anche quest'anno, è arrivato il tanto atteso e amato, natale. Tutti felici, ci sentiamo tutti più buoni (chi più, chi meno, chi molto meno). E così, da buon bambino nel corpo di un ragazzo di ventuno anni, pubblico la mia personale letterina al mitico Babbo Natale.
Caro Babbo (non offenderti se ti chiamo così, lo faccio in modo affettuoso, credo), quest'anno vorrei....
Un paese meno contorto, politicamente e socialmente;
Un presidente del consiglio che faccia meno battute, e che lavori un tanto di più, e che non abbia i capelli fatti con l'uniposca;
Più diritti per tutti, meno falsità, e meno doveri che sbucano dal nulla;
Un pò di morti in meno, e che questi morti, non finiscano con l'essere etichettati "di serie B";
Una busta paga idonea ad arrivare a fine mese, anche se dicono che la crisi sia finita;
Ovviamente, meno tasse;
Meno droga, trans, e politici, se non per farsi due risate (con tutto il rispetto per trans);
Più blues e rock&roll;
Un pizzico di libertà di informazione ed espressione in più;
Un'opposizione, degna di questo nome;
Serenità, Pace, meno inquinamento, e meno cazzate;
Più fatti, e meno pugnette (anche perchè, sporcano);
Un mondo più pulito, in tutti i sensi;
Un camion dei pompieri;
Un natale che non finisca col venir ricordato in base alla spesa del popolo italiano, ma come unione sociale;
Un Tiziano Ferro in meno;
Un Liga in più;
Una Lega, in meno;
Più amore;
Che qualcuno mi chieda prima, se voglio passare o meno, al digitale terrestre;
Meno morti sul lavoro;
Meno professori trasformati in maiali, dalla Circe di turno;

E ci sono tante altre cose che vorrei chiederti Babbo, ma mi fermo qui, sperando che almeno uno, di questi desideri possa divenire realtà.
Buon Natale anche a te!

P.S. A dire il vero, sono indeciso fra, il camion dei pompieri e la Lega, però oh, fai tu.


Auguri a tutti, ci si LEGGE l'anno prossimo!

giovedì 26 novembre 2009

I'm so sorry

Tutti conosciamo (forse, fin troppo nei dettagli) la vicenda dell' ex governatore della regione Lazio, Piero Marrazzo. Fra droga, trans, video, foto, roghi, morti misteriose (che forse, così misteriose non sono, ma fingono d'esserlo), le domande aumentano, e con esse la curiosità di conoscere tutto ciò che si possa, o meglio che sia LECITO, conoscere (anche se, di questi tempi, il termine LECITO è stanto un tantino svalutato).
Quello che più ha colpito la mia attenzione, è stata una notiza letta sul sito di Repubblica, dove scritto a caratteri cubitali ho letto: "E Marrazzo fa mea culpa col Papa "Mi perdoni per ciò che ho fatto"".
La reazione credo sia comune a tutti, e non credo abbia bisogno di descrizioni.
Non credo che fosse necessaria una cosa del genere da parte del goliardico Marrazzo.
Mandare una lettera di scuse, direttamente al Santo Padre, credo sia parecchio fuoriluogo, e un tantino sbagliato, non per il gesto in sè, quanto per il contenuto e per le cause che hanno portato alla scrittura di questa lettera.
La domanda, sorge spontanea:
La dignità di un uomo, la faccia di un uomo, un uomo, può arrivare fino a questo punto?
Dopo tutto ciò che è successo, gli scandali, una famiglia distrutta, una reputazione buttata dentro la pattumiera, come si può arrivare a scrivere una lettera di scuse al Santo Padre?
Che poi, parliamoci chiaro, considerando l'idea della Chiesa sui trans e droga, difficilmente accoglieranno le scuse dell'ex governatore, senza prima tirargli le orecchie.
Ad ogni modo, trovo che, spesso basti far silenzio e sparire per un pò, piuttosto che continuare a far eco su vicende dal pessimo gusto, e dai risvolti alquanto macabri.

lunedì 2 novembre 2009

Questione di Experia-enza

Credo che i modi siano tanti, differenti, basterebbe pensarci, e rifletterci un pò per trovare quello più appropriato.
Il centro Experia catanese, che da 17 anni svolgeva un ruolo fondamentale all'interno di un quartiere "complicato", è stato liberato.
Il comune, dopo 17 anni di noncuranza più che esplicita e routinaria, ha deciso di riprendersi i locali nel modo peggiore. Manganelli contro mani nude, è questo quello che i giovani occupanti si sono trovati davanti.
Trovo sbagliato, scorretto, ed incivile da parte delle autorità, usare questi mezzi contro ragazzi civili, che si sono macchiati di una sola colpa, aver provato a dare una mano, ed esserci riusciti con opere di doposcuola, ciclo officina, ed attività sportive.
Era un luogo di unione, e buttarli fuori in questo modo non è corretto, e non è rispettoso verso il centro.
Non credo ci sia altro da dire, dò spazio alle immagini:

http://www.youtube.com/watch?v=ePwNis6asvw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=E6VH_UOc9Sg&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=y8soF7fkrhk

venerdì 30 ottobre 2009

Cielo Grigio

Siamo figli di nessuno, e nessuno vuole adottarci, è così che funziona.
Lo Stato ci mette al mondo per levarci quello che ci spetta di diritto, oggi un centro sociale, nodo centrale dei quartieri disagiati delle nostre città, domani la nostra stessa vita.
Non mi vergogno a dire in che paese assurdo vivo, e credo che la mia voce sia una fra le tante, che ormai stanno occupando, ogni giorno, angoli di cielo, un cielo che diventa sempre più grigio.
Le prospettive di vita non sono affatto delle migliori, tirare avanti non è per niente facile, ma mollare non si può, non possiamo, non posso, permettere che tutto venga ridotto ed una serie di eventi che si susseguono con una routinaria monotonia, mi viene scomodo, tanto.
E così mi viene la rabbia, quando vedo al tg, il video di un omicidio alla luce del sole, e di come i passanti siano abili nello SCAVALCARE il cadavere di un'uomo appena freddato da una pistola prima, e dall'omertà del popolo poi.
Mi viene il vomito quando leggo, e vedo, le forze dell'ordine picchiare giovani impegnati nel sociale, che combattono ogni giorno per tappare quei buchi che per primo genera lo Stato italiano. Vomito, di fronte a queste immagini, è inevitabile, non posso farci niente.
Distruggono i centri sociali, e lasciano liberi i latitanti, i boss, i criminali, ed i politici.
Qualcuno stava provando a cambiare le cose, e questo è il risultato.
Il Grande Fratello ci guarda davvero allora, e non appena andiamo fuori dal seminato, manda i suoi cani a picchiarci, e a farci ragionare a suon di manganellate.
Ma non saranno i manganelli a farmare le mie parole, a fermare chi davvero ha le idee chiare, chi è davvero convinto di voler cambiare le cose, non si può uccidere un'ideale.
Che questo paese possa trovare il coraggio di uscire i coglioni, una volta per tutte, sarebbe anche l'ora.

domenica 18 ottobre 2009

un PONTE fra mafia e stato.

Da un'ansa letta poco fa, ho notato con quanta spavalderia, il ministro (e sottolineo il mini) Brunetta, si sia lasciato scappare (forse a causa di un indomito coraggio, o un indomita voglia di dirla grossa) ''la Mafia si vince con il buon Stato, che fa funzionare la pubblica amministrazione, con le amministrazioni locali che tolgono la spazzatura e non la lasciano per strada''.
Ah, si?
Ma certo! Lui si riferiva alla costruzione del ponte sullo stretto, questa magnifica idea che da anni ha il suo posto riservato su tg e quotidiani nazionali.
Ah, si?
Ministro, con tutto il rispetto che ho per lei, e per tutti i bimbi della sua età, ma ste vaccate, potrebbe pure tenerle per se.
Per anni la mafia ha fatto quello che più le andava a genio, mettendo le sue mani anche sulla politica, influenzando il più delle volte i risultati elettorali, e lei è così convinto che non riuscirà a speculare dalla costruzione di un.....PONTE????
Non mi faccia ridere, la prego.
Per anni, noi del popolo, abbiamo sopportato atti di assurda violenza, mentre lei, lo STATO, spesso stava a guardare!
Quanti giudici con le palle sono morti affinchè lei potesse spararsi sta frase d'effetto??
Anche troppi ministro, anche troppi!
Quel che conta è farsi belli perchè riusciamo ad acciuffare pentiti a destra e a manca, giusto?
Ma per favore! Uno Stato efficiente, come quello che lei crede di rappresentare, avrebbe bloccato da anni la mafia, e buttato in cella chi lo meritava.
Secondo me, lei sarà anche d'accordo con le mie affermazioni sopracitate, anche se non lo ammetterà mai.
Per quanto riguarda il discorso del ponte, da SICILIANO, mi sento di dirle che il ponte, se lo può tenere dentro al comodino dei sogni, a noi, non serve.
A noi SICILIANI, servono servizi, strade sicure, controlli territoriali, e tante altre di quelle cose che lei sicuramente saprà, ma sulle quali, insieme ai suoi compari, passa sopra.
Certo, magari il mio pensiero, sarà da tanti non condiviso, ma siamo in un paese libero (per poco), dove vige la libertà di stampa (quasi per niente), quindi, io sono libero di scrivere quello che penso, senza offendere nessuno (o forse si?).
In estrema sintesi, la prossima volta che le balenano in testa certe frasi, la prego ministro, conti fino a dieci, magari riesce ad esporle in modo diverso, o perchè no, magari riesce pure a non dirle.

venerdì 9 ottobre 2009

Cose che capitano

Signori, inutile star qui a far finta di niente, mentre in Italia è successo qualcosa di SBAGLIATO, SCORRETTO, e assolutamente SGARBATO!
Hanno bocciato il LODO ALFANO! Ma siamo pazzi?
Con che coraggio, si fanno certi scherzi?
Eddai, in fondo non c'era niente di male nel far passare una legge che CONGELAVA i processi delle quattro più alte cariche dello Stato.
Si, congelava.....perchè alla fine stiamo parlando di un pacco di piselli, che metti in frezeer e magari tiri fuori quando hai voglia di fare il vegetariano ( con tutto il rispetto per i vegetariani)?!
Il bello è stato sentir dire che i giudici erano comunisti, come del resto il presidente della repubblica. Siamo tutti comunisti allora, io per primo alzo il pugno!
Purtroppo in Italia, o butti giù le cagate che senti dire in giro, o sei comunista. Certo, la scelta è sempre più difficile, perchè le cagate sono tante, e sono pure una diversa dall'altra, quindi magari ogni tanto becchi pure una cagata meno amara delle altre, o magari ne becchi una davvero pesante.
Ma piantiamola! La legge non era una legge, era un classico "passa dal via e ritira 500€" del monopoli, o peggio ancora, il cartellino che ti permetteva d'uscire di prigione e poter continuare a giocare (anche se, a rendere reale sto biglietto, c'ha già pensato l'indulto, ma vabè).
Son contento che, per una volta, le cose abbiano avuto il giusto corso, che per una volta, la legge nazionale abbia capito contro quale enorme fesseria andava a sbattere.
Quasi quasi, ci scappa pure n'applauso, anche se, alla fine, han solo fatto il loro lavoro (finalmente, in effetti non è poco).
Mi spiace per LUI, ci sarà rimasto malino, ma che vuoi farci Signor Presidente, la vita è fatta a scale, c'è chi scende, c'è chi sale, magari la prossima volta sarà più fortunato.
Si capisce che è una battuta la mia?...Si?!
Speriamo!
Ad ogni modo, spero che questo sia l'inizio di un cambiamento, lo spero davvero.