giovedì 24 dicembre 2009

Dear Santa

Anche quest'anno, è arrivato il tanto atteso e amato, natale. Tutti felici, ci sentiamo tutti più buoni (chi più, chi meno, chi molto meno). E così, da buon bambino nel corpo di un ragazzo di ventuno anni, pubblico la mia personale letterina al mitico Babbo Natale.
Caro Babbo (non offenderti se ti chiamo così, lo faccio in modo affettuoso, credo), quest'anno vorrei....
Un paese meno contorto, politicamente e socialmente;
Un presidente del consiglio che faccia meno battute, e che lavori un tanto di più, e che non abbia i capelli fatti con l'uniposca;
Più diritti per tutti, meno falsità, e meno doveri che sbucano dal nulla;
Un pò di morti in meno, e che questi morti, non finiscano con l'essere etichettati "di serie B";
Una busta paga idonea ad arrivare a fine mese, anche se dicono che la crisi sia finita;
Ovviamente, meno tasse;
Meno droga, trans, e politici, se non per farsi due risate (con tutto il rispetto per trans);
Più blues e rock&roll;
Un pizzico di libertà di informazione ed espressione in più;
Un'opposizione, degna di questo nome;
Serenità, Pace, meno inquinamento, e meno cazzate;
Più fatti, e meno pugnette (anche perchè, sporcano);
Un mondo più pulito, in tutti i sensi;
Un camion dei pompieri;
Un natale che non finisca col venir ricordato in base alla spesa del popolo italiano, ma come unione sociale;
Un Tiziano Ferro in meno;
Un Liga in più;
Una Lega, in meno;
Più amore;
Che qualcuno mi chieda prima, se voglio passare o meno, al digitale terrestre;
Meno morti sul lavoro;
Meno professori trasformati in maiali, dalla Circe di turno;

E ci sono tante altre cose che vorrei chiederti Babbo, ma mi fermo qui, sperando che almeno uno, di questi desideri possa divenire realtà.
Buon Natale anche a te!

P.S. A dire il vero, sono indeciso fra, il camion dei pompieri e la Lega, però oh, fai tu.


Auguri a tutti, ci si LEGGE l'anno prossimo!

giovedì 26 novembre 2009

I'm so sorry

Tutti conosciamo (forse, fin troppo nei dettagli) la vicenda dell' ex governatore della regione Lazio, Piero Marrazzo. Fra droga, trans, video, foto, roghi, morti misteriose (che forse, così misteriose non sono, ma fingono d'esserlo), le domande aumentano, e con esse la curiosità di conoscere tutto ciò che si possa, o meglio che sia LECITO, conoscere (anche se, di questi tempi, il termine LECITO è stanto un tantino svalutato).
Quello che più ha colpito la mia attenzione, è stata una notiza letta sul sito di Repubblica, dove scritto a caratteri cubitali ho letto: "E Marrazzo fa mea culpa col Papa "Mi perdoni per ciò che ho fatto"".
La reazione credo sia comune a tutti, e non credo abbia bisogno di descrizioni.
Non credo che fosse necessaria una cosa del genere da parte del goliardico Marrazzo.
Mandare una lettera di scuse, direttamente al Santo Padre, credo sia parecchio fuoriluogo, e un tantino sbagliato, non per il gesto in sè, quanto per il contenuto e per le cause che hanno portato alla scrittura di questa lettera.
La domanda, sorge spontanea:
La dignità di un uomo, la faccia di un uomo, un uomo, può arrivare fino a questo punto?
Dopo tutto ciò che è successo, gli scandali, una famiglia distrutta, una reputazione buttata dentro la pattumiera, come si può arrivare a scrivere una lettera di scuse al Santo Padre?
Che poi, parliamoci chiaro, considerando l'idea della Chiesa sui trans e droga, difficilmente accoglieranno le scuse dell'ex governatore, senza prima tirargli le orecchie.
Ad ogni modo, trovo che, spesso basti far silenzio e sparire per un pò, piuttosto che continuare a far eco su vicende dal pessimo gusto, e dai risvolti alquanto macabri.

lunedì 2 novembre 2009

Questione di Experia-enza

Credo che i modi siano tanti, differenti, basterebbe pensarci, e rifletterci un pò per trovare quello più appropriato.
Il centro Experia catanese, che da 17 anni svolgeva un ruolo fondamentale all'interno di un quartiere "complicato", è stato liberato.
Il comune, dopo 17 anni di noncuranza più che esplicita e routinaria, ha deciso di riprendersi i locali nel modo peggiore. Manganelli contro mani nude, è questo quello che i giovani occupanti si sono trovati davanti.
Trovo sbagliato, scorretto, ed incivile da parte delle autorità, usare questi mezzi contro ragazzi civili, che si sono macchiati di una sola colpa, aver provato a dare una mano, ed esserci riusciti con opere di doposcuola, ciclo officina, ed attività sportive.
Era un luogo di unione, e buttarli fuori in questo modo non è corretto, e non è rispettoso verso il centro.
Non credo ci sia altro da dire, dò spazio alle immagini:

http://www.youtube.com/watch?v=ePwNis6asvw&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=E6VH_UOc9Sg&feature=related

http://www.youtube.com/watch?v=y8soF7fkrhk

venerdì 30 ottobre 2009

Cielo Grigio

Siamo figli di nessuno, e nessuno vuole adottarci, è così che funziona.
Lo Stato ci mette al mondo per levarci quello che ci spetta di diritto, oggi un centro sociale, nodo centrale dei quartieri disagiati delle nostre città, domani la nostra stessa vita.
Non mi vergogno a dire in che paese assurdo vivo, e credo che la mia voce sia una fra le tante, che ormai stanno occupando, ogni giorno, angoli di cielo, un cielo che diventa sempre più grigio.
Le prospettive di vita non sono affatto delle migliori, tirare avanti non è per niente facile, ma mollare non si può, non possiamo, non posso, permettere che tutto venga ridotto ed una serie di eventi che si susseguono con una routinaria monotonia, mi viene scomodo, tanto.
E così mi viene la rabbia, quando vedo al tg, il video di un omicidio alla luce del sole, e di come i passanti siano abili nello SCAVALCARE il cadavere di un'uomo appena freddato da una pistola prima, e dall'omertà del popolo poi.
Mi viene il vomito quando leggo, e vedo, le forze dell'ordine picchiare giovani impegnati nel sociale, che combattono ogni giorno per tappare quei buchi che per primo genera lo Stato italiano. Vomito, di fronte a queste immagini, è inevitabile, non posso farci niente.
Distruggono i centri sociali, e lasciano liberi i latitanti, i boss, i criminali, ed i politici.
Qualcuno stava provando a cambiare le cose, e questo è il risultato.
Il Grande Fratello ci guarda davvero allora, e non appena andiamo fuori dal seminato, manda i suoi cani a picchiarci, e a farci ragionare a suon di manganellate.
Ma non saranno i manganelli a farmare le mie parole, a fermare chi davvero ha le idee chiare, chi è davvero convinto di voler cambiare le cose, non si può uccidere un'ideale.
Che questo paese possa trovare il coraggio di uscire i coglioni, una volta per tutte, sarebbe anche l'ora.

domenica 18 ottobre 2009

un PONTE fra mafia e stato.

Da un'ansa letta poco fa, ho notato con quanta spavalderia, il ministro (e sottolineo il mini) Brunetta, si sia lasciato scappare (forse a causa di un indomito coraggio, o un indomita voglia di dirla grossa) ''la Mafia si vince con il buon Stato, che fa funzionare la pubblica amministrazione, con le amministrazioni locali che tolgono la spazzatura e non la lasciano per strada''.
Ah, si?
Ma certo! Lui si riferiva alla costruzione del ponte sullo stretto, questa magnifica idea che da anni ha il suo posto riservato su tg e quotidiani nazionali.
Ah, si?
Ministro, con tutto il rispetto che ho per lei, e per tutti i bimbi della sua età, ma ste vaccate, potrebbe pure tenerle per se.
Per anni la mafia ha fatto quello che più le andava a genio, mettendo le sue mani anche sulla politica, influenzando il più delle volte i risultati elettorali, e lei è così convinto che non riuscirà a speculare dalla costruzione di un.....PONTE????
Non mi faccia ridere, la prego.
Per anni, noi del popolo, abbiamo sopportato atti di assurda violenza, mentre lei, lo STATO, spesso stava a guardare!
Quanti giudici con le palle sono morti affinchè lei potesse spararsi sta frase d'effetto??
Anche troppi ministro, anche troppi!
Quel che conta è farsi belli perchè riusciamo ad acciuffare pentiti a destra e a manca, giusto?
Ma per favore! Uno Stato efficiente, come quello che lei crede di rappresentare, avrebbe bloccato da anni la mafia, e buttato in cella chi lo meritava.
Secondo me, lei sarà anche d'accordo con le mie affermazioni sopracitate, anche se non lo ammetterà mai.
Per quanto riguarda il discorso del ponte, da SICILIANO, mi sento di dirle che il ponte, se lo può tenere dentro al comodino dei sogni, a noi, non serve.
A noi SICILIANI, servono servizi, strade sicure, controlli territoriali, e tante altre di quelle cose che lei sicuramente saprà, ma sulle quali, insieme ai suoi compari, passa sopra.
Certo, magari il mio pensiero, sarà da tanti non condiviso, ma siamo in un paese libero (per poco), dove vige la libertà di stampa (quasi per niente), quindi, io sono libero di scrivere quello che penso, senza offendere nessuno (o forse si?).
In estrema sintesi, la prossima volta che le balenano in testa certe frasi, la prego ministro, conti fino a dieci, magari riesce ad esporle in modo diverso, o perchè no, magari riesce pure a non dirle.

venerdì 9 ottobre 2009

Cose che capitano

Signori, inutile star qui a far finta di niente, mentre in Italia è successo qualcosa di SBAGLIATO, SCORRETTO, e assolutamente SGARBATO!
Hanno bocciato il LODO ALFANO! Ma siamo pazzi?
Con che coraggio, si fanno certi scherzi?
Eddai, in fondo non c'era niente di male nel far passare una legge che CONGELAVA i processi delle quattro più alte cariche dello Stato.
Si, congelava.....perchè alla fine stiamo parlando di un pacco di piselli, che metti in frezeer e magari tiri fuori quando hai voglia di fare il vegetariano ( con tutto il rispetto per i vegetariani)?!
Il bello è stato sentir dire che i giudici erano comunisti, come del resto il presidente della repubblica. Siamo tutti comunisti allora, io per primo alzo il pugno!
Purtroppo in Italia, o butti giù le cagate che senti dire in giro, o sei comunista. Certo, la scelta è sempre più difficile, perchè le cagate sono tante, e sono pure una diversa dall'altra, quindi magari ogni tanto becchi pure una cagata meno amara delle altre, o magari ne becchi una davvero pesante.
Ma piantiamola! La legge non era una legge, era un classico "passa dal via e ritira 500€" del monopoli, o peggio ancora, il cartellino che ti permetteva d'uscire di prigione e poter continuare a giocare (anche se, a rendere reale sto biglietto, c'ha già pensato l'indulto, ma vabè).
Son contento che, per una volta, le cose abbiano avuto il giusto corso, che per una volta, la legge nazionale abbia capito contro quale enorme fesseria andava a sbattere.
Quasi quasi, ci scappa pure n'applauso, anche se, alla fine, han solo fatto il loro lavoro (finalmente, in effetti non è poco).
Mi spiace per LUI, ci sarà rimasto malino, ma che vuoi farci Signor Presidente, la vita è fatta a scale, c'è chi scende, c'è chi sale, magari la prossima volta sarà più fortunato.
Si capisce che è una battuta la mia?...Si?!
Speriamo!
Ad ogni modo, spero che questo sia l'inizio di un cambiamento, lo spero davvero.

mercoledì 7 ottobre 2009

Clap Clap Clap

Vorrei fare un grosso applauso al mio paese, no, scusatemi, togliete il "mio". Questo non è il paese in cui sono nato, non è la mia nazione, di mio non c'è praticamente nulla. Paghiamo casa nostra alle banche, o nel migliore dei casi, l'hanno già fatto i nostri genitori prima di noi. Paghiamo le nostre macchine alle industrie, la benzina alle ciminiere, gli alimenti alle catene di supermercati, e così via. Cos'è che può davvero definirsi di nostra proprietà nel nostro paese?
Ma certo, economicamente parlando, tutto torna, io pago te Stato, perchè mi offri un servizio, e lo stesso vale per Te fabbrica di automobili, per Te supermercato, e così via.
Ma allora, se io cittadino siciliano ( e sottolineo, siciliano), pago le tasse a te Stato, perchè tu non mi aiuti come si deve? Sai che in Francia, ad esempio, le future madri ricevono degli aiuti economici non indifferenti?
Io invece cosa ricevo? Un presidente del consiglio che alla domanda "Come può una giovane coppia tirare avanti?" risponde "Beh, una ragazza carina come lei, dovrebbe puntare al figlio di Berlusconi, o al figlio di qualcuno che non ha problemi economici".
Interessante risposta, senza dubbio, è pure simpatica......ma mi ci posso pulire il culo, tanto per usare un eufemismo.
Perchè devo aspettare che nasca il ponte, quando con gli stessi soldi, potrei benissimo vivere meglio, avere strade più sicure, case più sicure, e perchè no, magari evitare di leggere sui quotidiani che i miei vicini di casa nel messinese, piangono per la scomparsa dei loro familiari.
La mia, PAZZA IDEA, richiede uno sforzo così stressante per la mente degli uomini di governo?
A quanto pare, si.
Magari oh, con quei quattro soldi che resterebbero, si potrebbe dare una mano alle università, alla ricerca, invece che (grazie Gelimini) cercare di strasformarle sempre di più in tanti miniclub privati. Se una famiglia media trova pesante le rette universitarie di oggi, come pensa lei, caro signor GOVERNO, caro amico STATO, che si troveranno tra un paio d'anni se questa cazzat...cioè, riforma, prenderà vita?
Non le sembra di esagerare un pò?...Affacciarsi alla finestra per dare n'occhio di tanto in tanto?
Eppure dai, un applauso di incoraggiamento, te lo faccio signor STATO, magari trovi le palle per ascoltare un povero pazzo.

sabato 3 ottobre 2009

Basta!

Tragedia di dimensioni catastrofiche che ha colpito la mia terra, la Sicilia.
Tutti hanno sentito del violento nubifragio che ha colpito le zone del messinese causando, per adesso, venti morti, altrettanti dispersi (se non di più), e più di quattrocento sfollati. Pieno cordoglio va alle famiglie dei defunti, appoggio agli sfollati, e speranza per i dispersi.
Ma, al tempo stesso, ascoltato le testimonianze dei cittadini, quello che emerge è una netta mancanza delle istituzioni PRIMA della catastrofe, che hanno sempre posticipato i lavori per la messa in sicurezza di quelle stesse arie che adesso, si sono trasformate in tombe di fango.
Da ciò che dicono i sopravvissuti (perchè hanno praticamente visto la morte in faccia), è già da precchi anni che si attendono determinati lavori, che il progetto è stato già approvato, ma mai messo in azione, nell'attesa di cantieri che vivono più dentro l'illusione popolare, che nella realtà di una regione intera.
Tutto questo poteva essere evitato, o quantomeno contenuto, ridotto, se i lavori fossero iniziati in tempo, e sopratutto se fossero stati ultimati in tempo, dato che la nostra regione è famosa anche per la longevità dei lavori d'urbanistica.
Rivelazione shock (almeno per me) è stata venire a sapere che un'intera cittadina fosse costruita sul letto di un fiume. A che livelli vuole spingersi la l'abusivismo edilizio? E sopratutto, a nessuno è passato per la testa che quel terreno non sarebbe stato affatto stabile?
Domande a cui molti danno la stessa risposta, purtroppo però, a farne le spese non sono i creatori di codeste porcherie, ma è la povera gente, che, come sempre, non c'entra niente.
Siamo circondati dal nulla, ed un nulla che ci sovrasta e ci soffoca, e la cosa triste, è che questa è la visione più realistica che mi passi per la testa in questo preciso momento.

martedì 29 settembre 2009

Make your choice

Di rientro da un periodo di stasi, causa esami, stage sportivi, e influenza varia che mi piega ma non mi spezza, mi ritrovo nuovamente qui. Pochi commenti, ma buoni, l'obiettivo del blog è essenzialmente questo, non importa in quanti commentereanno, o lo visiteranno, l'importante è che si sappia in giro che una nuova luce s'è accesa, e per quanto fioca sia al momento, datele il tempo di carburare, vi stupirà, o almeno ci proverà.
Ma veniamo al dunque.
Sabato pomeriggio ho avuto un interessante "incontro verbale" con un amico, che mi diceva di quanto sia difficile andare avanti in questo paese, a cominciare dalle università, che in un futuro prossimo si trasformeranno in università di serie A e di serie B, cosa strana da credere, dato che, il diritto allo studio dovrebbe prescindere da quanto denaro si ha in tasca, o dalla famiglia da cui proviene lo studente in esame.
Questo incontro, mi ha fatto aprire ancora di più gli occhi, e la visione avuta, non è che sia così tanto carina.
Mi ritrovo come uno studente universitario, che sta per riuscire a sottrarsi a questo meccanismo di "selezione artificiale" dove il più forte non è chi ha volontà di studiare, ma chi ha più pecunia a portata di mano (certo, l'eccezione c'è sempre, magari anche i ricchi vogliono studiare, di questo ne sono parzialmente convinto).
Però mi chiedo, a che scopo trasformare le università italiane in distaccamenti del BILLIONAIRE?
Credo ne basti già uno, o no?
Mi sono accorto che la stampa, l'informazione, è sempre più mediata, mai diretta, falsa, montata, masticata e vomitata dalle emittenti nazionali. Onestamente, ho smesso di credere a quello che mi dicono i tg italiani, ho smesso di credere a tante cose riguardanti l'informazione italiana, ogni giorno, perde una percentuale di credibilità in più. Che delusione.
Per non parlare della vita media, o dovrei limitarmi a chiamarla, vita. Ogni giorno, centinaia di operai perdono il proprio posto di lavoro perchè le fabbriche chiudono, ed al tempo stesso i portafogli degli amministratori delegati si riempiono. E' normale dopotutto, la crisi è finita (ah,si?).
La televisione diventa sempre più protagonista della vita quotidiana nazionale. I bambini vogliono diventare tronisti, calciatori, opinionisti, le bimbe veline, troniste, e quant'altro.
Che visione superba, il futuro dell'Italia che si riduce ad un trono, finto, che riscalda il deretano di un'altrettanto re finto.
Un paese che affonderà le sue radici sul dolce far niente, ed ottenere tutto, però....pensavo peggio!
Colpa nostra? Beh, credo di si, dovremmo trovare il coraggio di ribellarci, di scendere in piazza come hanno fatto i nostri avi prima di noi, di riprenderci ciò che è nostro, di ribaltare la situazione, ma davvero.
Mi chiedo però, quanti sono davvero pronti a questo?

lunedì 21 settembre 2009

E adesso, silenzio.

Ritorno, dopo più di una settimana, a scrivere su questo blog.
Sinceramente avrei preferito parlare d'altro, ma non posso passare oltre la morte dei sei militari caduti durante lo svolgimento delle loro attività.
E' l'ennesima morte che fa da eco ad una serie di tragedie che spesso ci hanno fatto fermare un attimo a riflettere, a pensare che forse, anzi, quasi sicuramente tutto questo sia dannatamente ingiusto, e maledettamente sbagliato.
Certo, io per primo dico che i militari partono per i paesi stranieri, perchè scelti dopo aver superato test particolari, dopo aver avuto una certa esperienza sul campo, e anche perchè loro stessi hanno scelto di farlo. In fondo vanno lì per lavoro.
Ma al tempo stesso, mi chiedo se sia giusto morire per il proprio lavoro, partire in guerra per portare la pace.
Mi viene in mente una gran frase di Jhon Lennon, che fa più o meno così:
<>.
Mi chiedo se ne valga davvero la pena dopotutto. Mi chiedo come faranno i familiari a tirare avanti, come faranno i figli dei caduti a crescere, e come le madri ed i padri troveranno la forza per alzarsi ogni mattina e vivere una nuova giornata.
Mi chiedo quanto può essere pesante per un padre, sostare sopra la tomba del figlio, cosa del tutto innaturale se ci fate caso.
Per quanto tempo ancora dovrò assistere a queste scene, quante altre vite dovranno spegnersi prima che i militari tornino alle proprie case, dalla propria famiglia?
Mi chiedo anche quanto fondo patriottico ci sia dietro questa guerra.
E' giusto sacrificarsi, se poi le cose non cambiano? Questo non lo so ancora.
Spero che un giorno tutto questo possa finire, che gli interessi economici e politici possano essere schiacciati da quelli sociali e pacifisti, che il buon senso possa tornare a far parte della vita di tutto il mondo, e che un fiore possa crescere indisturbato su qualunque terreno.
Rendo onore ai caduti, avete tutto il mio rispetto.

  • Tenente Antonio Fortunato, nato a Lagonegro (Potenza), classe 1974, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore";

  • Sergente Maggiore Roberto Valente, nato a Napoli, classe 1972, in forza al 187° Reggimento Paracadutisti "Folgore";

  • 1° Caporal Maggiore Matteo Mureddu, nato a Oristano, classe 1983, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore";

  • 1° Caporal Maggiore Giandomenico Pistonami, nato a Orvieto (Perugia), classe 1983, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore";

  • 1° Caporal Maggiore Massimiliano Randino, nato a Pagani (Salerno), classe 1977, in forza al 183° Reggimento Paracadutisti "Nembo";

  • 1° Caporal Maggiore Davide Ricchiuto, nato a Glarus (Svizzera), classe 1983, in forza al 186° Reggimento Paracadutisti "Folgore".
E adesso, silenzio.

domenica 13 settembre 2009

Quando anche facebook,esagera!

Stavolta non parlerò di notizie tratte da quotidiani.
Stamane, girovando su facebook, mi sono imbattuto in un gruppo a dir poco "particolare" che mi ha lasciato realmente a bocca aperta (si, per vomitare però)!
Il gruppo in questione si chiama "ACCOPPIAMO I NEGRI DA PICCOLI!"....avete letto bene, e non solo, i fondatori (dalla morale assente, e dal cervello marcio) esordiscono con un gran bel discorso quale:
"Avete stufato con tutto questo finto perbenismo, perché continuare ad aiutare i bambini africani, tanto una volta cresciuti diventeranno dei luridi e spregevoli "grandi" africani.
Tutti a dire sono stato in Africa e ho visto gli occhioni dei bambini, non possiamo rimanere fermi senza far nulla. Infatti!
Il nostro proposito è proprio questo, se ti rechi in Africa accoppia anche tu un bambino, ti ringrazieranno.
Per un domani, dove il poco cibo che c'è, possa bastare per le poche persone che ci saranno!"
E non solo! Hanno avuto anche il barbaro coraggio di inserire a fondo pagina, il video di Frankie Hi-Nrg dal titolo "Quelli che ben pensano".
RAGAZZI, non avete capito un cazzo! ma di niente proprio, ma avete una dignità? un cazzo di cervello? una strafottutissima morale?!
Non riuscite davvero a vergognarvi per quello che avete "creato"!?
Fossi in voi non solo eliminerei il gruppo, ma mi nasconderei per bene, sperando di non essere trovato!
Che schifo, come possono davvero venire certe idiozie nella testa della gente!?
Ci sono persone che sono morte, sperando in un mondo diverso, senza questi idioti, ed invece alle soglie del 2010, mi rendo conto che non è cambiato proprio niente, che le teste bacate ci saranno sempre.
VERGOGNA, VERGOGNA ED ANCORA VERGOGNA!
Non si toccano i bambini! e non si uccide nessuno, MAI!
Nessuno infangherà il diritto alla vita! IDIOTI!

lunedì 7 settembre 2009

E ridi, che ti fa bene!

Notizia che mi fa morire dal ridere, per la sua stupidità immane, e per l'altrettanta immane inutilità.
I leghisti si fiondano contro il Tg1, perchè ha inviato un cronista romano ed una siciliana, a commentare la regata veneta tenutasi settimana scorsa (credo).
Il gruppo padano (che si è sempre distinto per intelligenza, e per solidi motivi di protesta), si è lamentato con la redazione, definendo Venezia al pari di una colonia (SACRILEGIOOOOO!).
"Certo, protesto tutta la mia rabbia. È scandaloso che la telecronaca non sia affidata a giornalisti veneziani o veneti. Al solito saccente da Roma, questa volta si è affiancata, come assistente, una giornalista siciliana: questi sono capaci di scambiare un pupparino con un transatlantico e pensano che la caorlina sia una dolce donna dell'estuario", queste le lamentele del CAPOGRUPPO DELLA LEGA AL COMUNE DI VENEZIA, Alberto Mazzonetto.
Adesso, si ok al patriottismo spinto, ok alle tradizioni, ma carissimo capogruppo, non le sembra di aver esagerato un pò?
Non è la provenienza di un giornalista a determinare il suo grado di competenza e professionalità.
Lei non ha idea di quanti giornalisti del SUD ci siano dentro i telegiornali nazionali, quanti scrivano libri che magari ha letto anche lei, e (OLTRAGGIO) magari ha pure apprezzato.
Penso che ci siano questioni più importanti di cui parlare, non crede?
Però la ringrazio, ogni tanto farsi quattro risate fa bene, dovrebbe fare il comico, guadagnerebbe in stima e credibilità, o almeno spero.
Credo non ci sia altro da aggiungere, la notizia si commenta anche da sola.

Per chi volesse ridere un pò, la notizia sta qui: http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/rai-3/polemiche-regata/polemiche-regata.html

venerdì 4 settembre 2009

Abbiamo perso il senno forse?!

Notizia che mi lascia con la bocca aperta, davvero. L'Ebri (Europian Brian Research) ideato, dal premio nobel Rita Levi Montalicini, rischia di chiudere i battenti, a causa di uno sfratto esecutivo.
Non so se riusciamo a renderci conto della cazzata che stanno combinato. Vogliono chiudere un centro di ricerca che lavora su malattie cerebrali e non solo, che un domani potrebbe realmente salvare la vita a migliaia, milioni di persone!
Purtroppo l'Ebri è una fondazione no-profit, e pareggiare le entrate e le uscite annuali, non è per niente facile, ma forse, un paese DECENTE potrebbe evitare di spendere i propri soldi per far volare le freccie tricolore in Libia, dando il proprio sostegno economico a qualcosa di nettamente più importante.
Riusciamo a capire che stiamo chiudendo la porta ad anni di ricerca, di studi realmente utili?
Riusciamo a capire che stiamo buttando fuori di casa, un PREMIO NOBEL, si?
Ma cosa cazzo avete in quella testa, mi chiedo io!?
Per non parlare dei ricercatori che si ritroveranno in mezzo ad una strada, grazie a voi.
Un luogo che, citando la Montalcini "nasce per permettere a tanti ricercatori di poter tornare in patria", rischia di diventare una tomba comune.
Che vergogna, è l'unica cosa che mi sento di dire. Adesso non mi meraviglio, quando al tg sento parlare di "fuga di cervelli", scapperei anche io da qui, e porterei con me non solo il mio cervello.
Che vergogna, abbiamo davvero perso il senso delle cose, il capitalismo c'ha inghiottito e digerito. Non facciamo altro che vivere perseguendo un fine unico, GUADAGNARE non essere mai in perdita, pronti a eliminare qualunque cosa.
Mi viene la nause, anni ed anni di scienza nata al servizio del mondo, rischia di morire, di disperdersi.
Tanto, troppo disgusto.


Qui la notizia per intero: http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/cronaca/sfratto-montalcini/sfratto-montalcini/sfratto-montalcini.html

lunedì 31 agosto 2009

Quando il peso delle responsabilità diventa insopportabile..

"Senza lavoro stermina la famiglia poi tenta i suicidio, è in coma" così recita la prima notizia di repubblica.it.
Ennesima prova dell'autodistruzione sociale che affligge il nostro paese.
Un uomo, stermina la famiglia, uccide il figlio, la padrona di casa tentando poi il suicidio, e tutto questo (almeno secondo i vicini, e gli amici) perchè privo di lavoro, e sospeso dalla cassa integrazione.
Cosa dire, cosa poter fare per cercare di rassicurare coloro che sono rimasti terrificati da tale notizia.
Non credo si possa dire o fare qualcosa.
Si può solamente prendere atto della situazione.
Un uomo di 47 anni, con famiglia a carico, viene schiacciato dal peso delle sue responsabilità, dall'assenza di un lavoro stabile, dall'impossibilità di mantenere la propria famiglia.
Di casi come questo, se ne sentono ormai anche troppi, e di svariate forme (basti ricordare i lavoratori che sostarono per parecchio tempo sulla gru, affinchè potessero riottenere un posto di lavoro).
Simboli, questi, di una società che si spinge sempre più al degrato.
Società dove il "magna magna" generale prende sempre più piede, calpestando i diritti dei poveri lavoratori, dei poveri padri di famiglia, dei poveri esseri umani.
Si parla di crisi, di mancanza di soldi, di una vita media che diventa sempre più cara, quando la FIAT si fonde con marchi americani quali CHRYSLER, o quando l'inflazione aumenta.
Certo, l'economia deve comunque muoversi, il danaro deve comunque circolare, ma è deludente, straziante, a tratti, quasi incredibile che a farne le spese, debbano essere i cittadini meno fortunati, che vedono mancarsi la terra sotto ai piedi da un momento all'altro.
Non credo sia corretto, non lo credo affatto, e sopratutto, sono sicuro che se ci fosse un minimo di buon senso, di moralità dentro le grandi aziende, non ci si troverebbe più di fronte a queste notizie di barbarica follia.

per chi volesse approfondire la notizia:
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/uccide-famiglia/uccide-famiglia/uccide-famiglia.html

giovedì 27 agosto 2009

Ci risiamo...siete de coccio allora!?

Ennesimo atto di vandalismo verso il "diverso"!
La scorsa notte un branco di vandali, ha dato fuoro alla discoteca Qube, punto nevralgico delle manifestazione gay. Sono stati capaci di infrangere i vetri dell'ingresso principale, gettare del liquido infiammabile, e dar fuoco.
I miei complimenti, a loro, a chi magari li ha visti ma non ha detto niente, o fatto niente.
Ci rendiamo conto, che fino a qualche minuto prima, lì dentro c'erano persone?
Riusciamo a capire che poteva morire qualcuno,si?
Non basta al popolo romano, al popolo della CAPITALE, che ci siano già due omosessuali in ospedale a pagare per un'idea sbagliata, ingiusta?
Non riesco a comprendere i motivi di questi atti vandalici, mi danno già fastidio quelli verso le opere d'arte, figuriamoci quelli contro altri esseri umani.
Vergogna, mi sento di dire solo questo a questo bel gruppetto di simpatici attaccabrighe.
Potrei dire tante altre cose, ma preferisco mantenere toni UMANI, anche perchè, finirei solo con l'abbassarmi al loro livello, e la cosa mi da il disgusto, decisamente.
Per chi volesse leggere l'intera notizia, qui c'è il link:
http://roma.repubblica.it/dettaglio/fiamme-al-qube-attacco-omofobo/1704124

P.S. spero di non dover più tornare sull'argomento, davvero.
P.S.S. a mio avviso, le autorità troveranno prima i vandali che hanno sfigurato la statua del tevere, che questi idioti, che hanno sfigurato e continuano a sfigurare il volto di una intera nazione. Spero di sbagliarmi.

martedì 25 agosto 2009

Lettera ad un essere umano

Caro essere umano, chi ti scrive è un altro essere umano che sperava, credeva, di essere simile a te.
Hai notato come vanno le cose su questo mondo, da un pò di tempo a questa parte?
Hai visto come gli altri esseri umani, sembrano aver perso l'uso della ragione?
Io, osservando il mondo, vedo tragedie su tragedie, uomi che picchiano ed uccidono altri uomini, donne malmenate perchè hanno trasgredito a determinate regole che sembrano più volerle inibire che altro.
E' questo il mondo che vuoi? E' questo il mondo che vuoi lasciare ai tuoi figli, o alle prossime generazioni? Un mondo in cui, se non hai i soldi, e se non sei pronto a sputare in faccia alla tua famiglia, allora è meglio che stai chiuso in casa?!
Non so tu, essere umano, ma io non voglio!
Voglio che le cose vadano diversamente, voglio che tutti possano essere liberi di professare qualsiasi religione, di mostarsi per ciò che sono, senza che ciò intacchi la società, dando origine ad azioni di assoluta ed incomprensibile barbaria.
Non posso più restare con le mani in mano, ad osservare il mondo che si autodistrugge con le sue stesse mani, che i GRANDI del mondo facciano orecchie da mercante, e reputino lo scoppio di una bomba, pari al rumore di una fastidiosa zanzara.
Credi che sia giusto restare in silenzio?
Trovi sia la cosa migliore farsi gli affari propri e ripetersi "beh, se non mi riguarda in prima persona, chi se ne frega!"?
E se domani, ci finissi dentro con tutte le tue scarpette firmate?
Ti malediresti per non aver provato a cambiare le cose prima!
Trovi sia giusto picchiare un omosessuale, solo perchè un branco di idioti col cervello bacato li reputa DIVERSI? DIVERSI da chi poi?!?! SPIEGAMELO! ammesso che tu ci riesca, perchè sai, è sempre difficile TROVARE UN SPIEGAZIONE, QUANDO UNA SPIEGAZIONE NON C'E'!
Ed inoltre, pensi sia corretto insultare un giocatore di colore, pestarlo magari, solo perchè non rispetta le aspettative degli ultras?...Allora perchè non picchiare anche i parlamentari?...In fondo neppure loro hanno mai rispettato le nostre aspettative, eppure siamo rimasti inermi, ad osservarli mentre banchettavano coi nostri soldi, oh si, perdonami, intendevo dire, COI SOLDI DEI CONTRIBUENTI.
Trovi sia corretto litigare per la manifestazione delle freccie tricolore in Libia, quando ettari ed ettari di terra, vengono divorati dalle fiamme elleniche?
Non credo che quanto hai letto, possa ancora renderti inerme, insensibile, o almeno lo spero.
Ed allora io ti chiedo, fai sentire la tua voce, qui dentro potrai farlo, DOVRAI farlo, un essere umano da solo, non può molto, ma tanti, posso davvero cambiare le cose, o almeno DEVONO PROVARCI! HANNO IL DOVERE DI FARLO!


Distinti saluti Un altro essere UMANO