venerdì 30 ottobre 2009

Cielo Grigio

Siamo figli di nessuno, e nessuno vuole adottarci, è così che funziona.
Lo Stato ci mette al mondo per levarci quello che ci spetta di diritto, oggi un centro sociale, nodo centrale dei quartieri disagiati delle nostre città, domani la nostra stessa vita.
Non mi vergogno a dire in che paese assurdo vivo, e credo che la mia voce sia una fra le tante, che ormai stanno occupando, ogni giorno, angoli di cielo, un cielo che diventa sempre più grigio.
Le prospettive di vita non sono affatto delle migliori, tirare avanti non è per niente facile, ma mollare non si può, non possiamo, non posso, permettere che tutto venga ridotto ed una serie di eventi che si susseguono con una routinaria monotonia, mi viene scomodo, tanto.
E così mi viene la rabbia, quando vedo al tg, il video di un omicidio alla luce del sole, e di come i passanti siano abili nello SCAVALCARE il cadavere di un'uomo appena freddato da una pistola prima, e dall'omertà del popolo poi.
Mi viene il vomito quando leggo, e vedo, le forze dell'ordine picchiare giovani impegnati nel sociale, che combattono ogni giorno per tappare quei buchi che per primo genera lo Stato italiano. Vomito, di fronte a queste immagini, è inevitabile, non posso farci niente.
Distruggono i centri sociali, e lasciano liberi i latitanti, i boss, i criminali, ed i politici.
Qualcuno stava provando a cambiare le cose, e questo è il risultato.
Il Grande Fratello ci guarda davvero allora, e non appena andiamo fuori dal seminato, manda i suoi cani a picchiarci, e a farci ragionare a suon di manganellate.
Ma non saranno i manganelli a farmare le mie parole, a fermare chi davvero ha le idee chiare, chi è davvero convinto di voler cambiare le cose, non si può uccidere un'ideale.
Che questo paese possa trovare il coraggio di uscire i coglioni, una volta per tutte, sarebbe anche l'ora.

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